Butler Nickolas - 2019 - Uomini di poca fede by Butler Nickolas

autore:Butler Nickolas [Butler Nickolas]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Small Town & Rural
ISBN: 9788829705559
Google: _GPIDwAAQBAJ
editore: Marsilio Editori spa
pubblicato: 2020-01-15T23:00:00+00:00

Autunno

20

Nel tardo pomeriggio di un lunedì di metà settembre, Lyle e Peg percorsero in auto River Road fino a La Crosse, dove andarono a prendere a scuola Isaac, poi tornarono a Redford, al frutteto Sourdough, che il lunedì era chiuso, ma per il resto era in piena attività, con le mele che decoravano i rami degli alberi, il deposito pieno di casse di legno. In qualsiasi altro giorno della settimana, i turisti avrebbero bloccato il modesto parcheggio per precipitarsi a spendere soldi in burro di mele, mele caramellate, frittelle di mele appena preparate, sidro di mele caldo o buste di mele appena colte. Quelle giornate, dopo mesi di duro lavoro nel frutteto, erano motivo di gioia per Otis e Mabel, uno dei due stava al vecchio registratore di cassa e l’altro portava in giro i clienti: al lancio delle mele con la fionda o con la catapulta, oppure al giardinetto con i giocattoli di plastica sbiaditi dal sole che venivano tirati fuori dal magazzino solo per l’importantissimo mese di settembre. Ma quel lunedì, mentre tutti tiravano il fiato dopo un fine settimana impegnativo, il frutteto era tranquillo.

Trovarono Mabel che urlava istruzioni a Otis, il quale stava accatastando casse su un carrello rosso nel deposito refrigerato.

«Farà cadere quelle mele» disse Mabel a Peg. «Gli dico le cose e lui mi ignora, come se nemmeno fossi qui. Ma vedrai, rovescerà quelle belle mele ovunque e non potremo venderle.»

Mentre Lyle si faceva strada nel deposito, attraverso file di quattro casse impilate una sull’altra, sentì lo schianto del carrello che si rovesciava, spargendo parecchie decine di frutti sul pavimento.

«Vecchio scemo» strillò Mabel. «Te l’avevo detto. Perderesti quella tua testa di rapa se non ce l’avessi attaccata alle spalle.»

«Posso aiutarti?» si offrì Lyle, valutando il danno.

«Mi faresti un favore» rispose Otis. «Quella donna ha un sesto senso per i disastri.»

Mabel alzò le braccia in aria e accompagnò Peg e Isaac in casa Haskell.

«Perché non prendiamo qualche sacchetto di carta?» disse Otis. «Tutto quello che raccogliamo, te lo porti a casa. Ormai è probabile che siano tutte ammaccate.»

I due uomini ci misero venti minuti a mettere ordine nel deposito, Lyle aiutò Otis a fare spazio per altre mele nel magazzino. Poi raggiunsero le donne e Isaac, che erano seduti in cucina a bere succo di mela dorato in bicchieri bassi.

«Stavo pensando di portare Isaac nel frutteto» esordì Lyle.

«Andate pure voi due» propose Peg, «io resto qua.»

Lyle e Isaac promisero di rientrare per la merenda e due chiacchiere; Lyle guidò fino al frutteto recintato, Isaac scese dal furgoncino e aprì il cancello per far entrare il vecchio pick-up. Poi lo chiuse e tornò di corsa dal nonno. Attraversarono a piedi il frutteto mano nella mano, passarono accanto alle nuove piantagioni di Honeycrisp, Gala e Zestar e raggiunsero la sezione più antica del frutteto, dove crescevano i meli selvatici, gli alberi che Otis aveva trovato più di cinquant’anni prima, quando il terreno era soltanto un rifugio dove nei fine settimana si nascondeva dalle sue responsabilità di professore a Minneapolis.

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